Il Progetto Europeo Impetus lanciato nell’ottobre 2021 con l’obiettivo di trasformare gli impegni sul clima in azioni tangibili e urgenti per proteggere le comunità e il pianeta, è arrivato a metà strada.

In un lungo articolo a firma di Giannandrea Mencini uscito nel numero di Ottobre del periodico nazionale di politica e scienza “Verde Ambiente”, si fa il punto delle attività svolte da questo importante progetto europeo che coinvolge ben 32 partener europei fra i quali la Società veneziana Thetis.

Nell’articolo Elisa Andreoli e Chiara Castellani dell’Area Ambiente e Territorio di Thetis evidenziano come dopo 18 mesi di lavoro, Impetus sia entrato nel vivo delle diverse attività di progetto e tutti i casi studio europei stiano implementando azioni di adattamento specifiche per i proprio contesto geografico. Nel caso specifico di Thetis, le due tecniche veneziane evidenziano che l’azienda ha un ruolo molto trasversale e che in questa fase sta mettendo a frutto l’esperienza maturata negli ultimi anni, relativamente all’adattamento al cambiamento climatico e alla collaborazione con diverse piattaforme ambientali on-line. In particolare, recentemente ha contribuito a scrivere un Report che, partendo da una panoramica a livello globale ed europeo, identifica quello che è stato chiamato “super set flessibile” di indicatori di adattamento e vulnerabilità. L’idea è quella di partire da questi indicatori, comuni a diverse bioregioni climatiche europee, per poter fornire elementi utili alle analisi di adattamento e vulnerabilità ad ampia scala. All’interno del progetto inoltre, questo set di indicatori rappresenta la base di partenza da cui partire per identificare, in base alle problematiche sito specifiche, ulteriori indicatori per misurare l’efficacia delle azioni di adattamento locali che vengono sperimentate nei diversi casi studio.

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